In Camera Oscura si producono fotografie stampate come pezzi unici.
E’ una stampa artistica lontana dai prodotti seriali massificati, un tipo di stampa non standard, personalizzata e con il valore aggiunto della lavorazione artigianale .
(fotografia di Diego Bardone)
Molti si chiedono il perchè preferire una stampa fotografica realizzata in camera oscura rispetto ad una realizzata con sistemi di stampa non convenzionalmente fotografici come il getto di inchiostro.
Non c’è una risposta assoluta.
Come ho detto più volte il confronto non è solo tra un sistema migliore di un altro, spesso è una questione di approccio più che di qualità.
Io ho sempre proposto un tipo di stampa fotografica realizzata con il classico processo in Camera oscura, sia da file digitale che da negativo tradizionale.
Questo tipo di stampa fotografica è quella che intendo portare avanti fino alla fine della mia carriera: sono nato fotografo e stampatore in camera oscura e come tale voglio terminale il mio percorso lavorativo.
Tuttavia ci sono dei punti fermi sui quai vorrei soffermarmi, dei punti che differenziano le stampe fotografiche ai sali d’argento, dei punti che rendono unico il prodotto finito che esce da una camera oscura, dei punti che rivelano i “perchè ” fare una stampa analogica anche da un file digitale:
- in Camera Oscura si stampa un prodotto che potrà chiamarsi “fotografia” in quanto la carta è fotosensibile quindi è esposta anch’essa alla luce. Altri sistemi che non prevedono l’esposizione della carta alla luce in fase di stampa producono semplicemente prodotti diversi che prendono il nome di “stampa”.
- in Camera Oscura si producono originali unici non standard , personalizzati e con una lunga storia alle spalle , sia che provengano da negativo sia da un file digitale. Seppur replicabile una stampa fotografica non sarà mai uguale alla precedente e neanche alla successiva, sarà unica.
- in Camera Oscura si produce una stampa fotografica che acquisirà valore nel tempo sia per sua futura rarità sia per il procedimento artigianale al quale è stata sottoposta
- in Camera Oscura si produce una stampa fotografica con un’ ampia estensione tonale tipica delle carte tradizionali ai sali d’argento.
- in Camera Oscura si produce una stampa fotografica stabile nel tempo: nessuna certificazione di durata nel tempo potrà sostituirsi all’effettiva prova empirica del tempo trascorso che ha assegnato un’ autocertificazione della stampa fotografica ai sali d’argento.
In Camera Oscura si chiude il cerchio del processo fotografico , dalla luce alla luce
Dunque stampa analogica anche da file digitale, ecco ….questi per me sono i “perchè”.
La stampa in Camera Oscura è stampa artigiana, con il calore che solo un procedimento realizzato col cuore può restituire.
Che dire, concordo su tutto quanto hai espresso. Mi sento di dire però che la fotografia analogica ha quella caratterizzazione che rende completo il ciclo della foto, dal punto di vista artigianale. Non ci sono curve o filtri od azioni da applicare automaticamente ma manipolazione, anche questa sempre unica, chimica e di agitazione per ottenere da una certa pellicola esposta in certe condizioni, un negativo esposto secondo quanto prefissato. Anche il digitale ha un cuore, quantizzato però. Quello analogico è continuo. 🙂
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Grazie per questo articolo, che ho trovato onesto e lontano da prese di parte immotivate.
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In Camera Oscura si chiude il cerchio del processo fotografico , dalla luce alla luce
Grande Giulio, sei l’uomo ponte fra l’argentico e il numerico!
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Sì tutto vero. La stessa foto stampata in camera oscura è più materia della sua versione digitale. Però nella fotografia la cosa prevalente è la potenza della visione, e fra una potente foto digitale e una banale foto ai sali d’argento emoziona più la prima.
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